Windows 10 non deve morire, nasce la petizione online

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Windows 10 è ancora il sistema operativo più diffuso, presente su quasi il 70% dei PC, nonostante Windows 11 esista ormai da tempo. Uno dei motivi è l’impossibilità di aggiornare a Windows 11 molte macchine, ancora perfettamente funzionanti e con prestazioni adeguate, a causa degli elevati requisiti minimi del nuovo sistema operativo, come la necessità del TPM. Proprio questo aspetto ha di recente generato parecchia preoccupazione, dopo che Microsoft ha annunciato l’interruzione del supporto a Windows 10 nel 2025.

Il Public Interest Research Group (PIRG), un gruppo di organizzazioni no-profit di Stati Uniti e Canada, ha perciò deciso di avviare una petizione per convincere Microsoft a rilasciare aggiornamenti di sicurezza per Windows 10 anche dopo il 2025, di modo che questi PC possano ancora essere usati e non diventino, all’improvviso, rifiuti elettronici.

“Il fatto che Microsoft ponga fine al supporto di Windows 10 potrebbe causare il più grande aumento mai registrato di computer gettati via, rendendo impossibile per Microsoft raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità”, ha affermato il PIRG, rivolgendosi al CEO di Microsoft, Satya Nadella. “Le rigorose esigenze hardware della nuova versione del loro sistema operativo potrebbero lasciare indietro il 40% dei PC in uso”.

Se volete firmare la petizione, potete farlo direttamente sul portale del PIRG a questo indirizzo. Ovviamente non c’è modo di sapere quante adesioni servano per fare in modo che venga quantomeno considerata da Microsoft, ma di certo, visto quanto è ancora diffuso Windows 10, l’azienda dovrebbe seriamente considerare l’ipotesi di fornire aggiornamenti di sicurezza più a lungo.

https://pirg.org/take-action/tell-microsoft-dont-leave-millions-of-computers-behind/

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