The Mageseeker: A League of Legends Story – Recensione

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Da una costola del mitico League of Legends arriva su PlayStation The Mageseeker, protagonista della nostra recensione. L’etichetta Riot Games, in collaborazione con l’abile team di Digital Sun, propone agli appassionati del brand un action RPG il cui scopo principale è raccontare la storia di uno dei campioni più apprezzati, Sylas. Armato delle sue catene e dotato della capacità di rubare la magia altrui, il nostro eroe si muoverà spinto dalla fame di vendetta: scoprite con noi tutte le emozioni di questo viaggio.

La storia di The Mageseeker: A League of Legends Story

Quella dedicata al ribelle Sylas non è la prima (e non sarà sicuramente l’ultima) delle storie legate all’universo di League of Legends. Ruined King, pubblicato nel 2021, ha offerto ai giocatori un primo assaggio di cosa significhi approfondire la ricchissima lore del celebre MOBA, in grado di tenere milioni di giocatori incollati allo schermo. The Mageseeker rappresenta però un esperimento diverso, presentandosi come un GDR d’azione in pixel art che strizza l’occhio a tanti prodotti realizzati appositamente per console, da Elden Ring per arrivare a Monster Hunter.

I ragazzi di Digital Sun, già autori dell’ottimo Moonlighter, decidono di utilizzare una struttura molto classica, in cui il focus è sulla storia del campione di LoL. La narrazione parte proprio dai primi anni di vita di Sylas, utilizzato come cercatore di magia dal governo di Demacia. Tutto procede (se così si può dire) per il meglio, fino a quando Sylas per difendere una maga destinata alla morte non riesce a rubarle la magia e scagliarla contro gli aggressori. Il nostro eroe viene così trattato come un criminale e messo in catene, salvo poi riuscire con un escamotage a liberarsi. Inizia così un viaggio per vendicarsi dei suoi carcerieri e avviare una vera e propria ribellione.

Senza svelarvi troppo di una trama che è il vero punto di forza del gioco, possiamo anticiparvi che in The Mageseeker i giocatori incontreranno tantissimi personaggi. Oltre a una serie di volti noti agli appassionati, come Morgana, Garen e Lux, il nostro campione incatenato troverà sulla strada tanti nuovi NPC. La storia di questi ultimi, che sarebbe potuta risultare stantia o poco utile, risulta invece ben strutturata e radicata all’interno della lore di League of Legends. Impresa tutt’altro che facile, ma ben portata a termine dal team di Digital Sun.

Potenza della magia

Fin dalle prime fasi di gioco, Sylas risulta il classico personaggio deciso a morire per i suoi ideali. Questo si ripercuote in una battaglia feroce contro ogni tipo di nemico, sia esso può o meno potente di lui. Per affrontare i suoi avversari, il nostro protagonista fa inizialmente affidamento sulle sue catene, utilizzabili per attacchi in mischia, sia sulla magia rubata agli altri maghi. Questo stile di combattimento incarna perfettamente quello visto in League of Legends, restituendo ai giocatori la giusta sensazione di coerenza e continuità.

Inizialmente Sylas potrà soltanto appoggiarsi sui nemici per lanciare i suoi incantesimi, salvo poi ottenere l’accesso a magie tutte sue, che potranno essere lanciate caricando un’apposita barra di energia. Durante il gioco sarà possibile apprendere incantesimi appartenenti a un totale di 6 rami elementali, tra cui elettricità, fuoco e ghiaccio. Ognuno di questi a un sistema di resistenza e debolezza simile al classico “sasso, carta, forbice”: forte contro un elemento, debole contro un altro. Questo obbliga i giocatori a utilizzare sempre le giuste tattiche, cambiando spesso incantesimi sfruttando i numerosi altari sparsi nel mondo di gioco.

Proseguendo con l’avventura sarà inoltre possibile sbloccare nuove abilità, potenziare quelle in proprio possesso e perfino affidarsi a degli alleati per sbloccare devastanti combo. Sylas avrà inoltre accesso alle sue mitiche finisher, in grado di cambiare letteralmente le sorti dei combattimenti (tutt’altro che semplici, soprattutto alle difficoltà più alte) contro i vari minions e i terribili boss.

Il gameplay di The Mageseeker

Ma come si comporta The Mageseeker pad alla mano? La risposta in breve è che il titolo di Digital Sun ci ha fatto davvero divertire ed è risultato da subito intuitivo. Le mappe risultano solitamente molto chiuse e permettono di concentrare l’azione ed evitare che il giocatore perda la bussola. Il gioco sfrutta poi il classico sistema “a scomparti” tipico dei picchiaduro a scorrimento: in caso di nemici le aree si chiudono e bisognerà eliminarli tutti per proseguire. La scelta, per quanto molto classica, funziona bene e tiene sempre alta l’asticella dell’azione, evitando momenti tediosi.

In combattimento, ovviamente, The Mageseeker dà il suo meglio. I tasti frontali sono affidati agli attacchi in mischia e alla schivata. Con i grilletti dorsali è invece possibile rubare e lanciare gli incantesimi, mirando con lo stick destro del nostro controller. Sylas può inoltre sfruttare un’altra abilità, sempre affidata ai grilletti: può infatti agganciare i nemici con le sue catene e tirarsi verso di loro per proseguire gli attacchi. In tutto questo, The Mageseeker non include alcun tipo di sistema di combo, ma combattere intelligentemente sarà necessario per sopravvivere.

Da non trascurare, qui molto più che in altri titoli dello stesso genere, la progressione del personaggio, che potrà avvenire solo alla base. Investendo il denaro trovato durante le missioni principali e secondarie sarà possibile migliorare le abilità di Sylas oppure ottenere slot incantesimi. La possibilità di ruotare tra un massimo di quattro attacchi magici in qualsiasi momento diventa importante tanto quanto la scelta degli incantesimi da equipaggiare, che come detto spesso faranno la differenza tra vittoria e sconfitta.

Questi pixel sono art

Un elemento che accomuna tutte le opere di Riot Games inserite nella catena “A League of Legends Story” è la loro grande qualità e cura realizzativa. The Mageseeker non fa eccezione, perché l’eccellente trama è ben supportata da un comparto tecnico di prim’ordine. La prima cosa che salta subito all’occhio è la localizzazione in italiano, sia a livello di testi a schermo che soprattutto di doppiaggio vocale. I filmati volti a sottolineare i momenti più drammatici dell’avventura di Sylas parlano la nostra lingua, scelta che non possiamo che apprezzare e applaudire.

Sempre parlando di audio, altrettanto di qualità è la colonna sonora del gioco. Brani dal ritmo crescente accompagnano i giocatori durante l’esplorazione delle ambientazioni, arrivando al loro climax durante le intense battaglie con i boss. Questa frenesia viene abbandonata durante i momenti di relax, in cui Sylas si troverà all’interno della base o in situazioni di calma, lasciando spazio a melodie ben più tranquille e adatte al momento. Di tanto in tanto faranno inoltre capolino, a mo’ di easter egg, numerosi effetti sonori provenienti dal mondo di League of Legends.

Ineccepibile anche la scelta grafica, che strizza inevitabilmente l’occhio a quanto visto in Moonlighter. Non si tratta però della stantia pixel art che sempre più spesso si vede in prodotti indipendenti, ma di una scelta ponderata in grado di appagare l’occhio del giocatore con ambientazioni mozzafiato, effetti spettacolari e soprattutto una grandissima fluidità. Nulla da dire neanche a livello di longevità: terminare l’avventura di Sylas richiederà una ventina di ore, quantità più che ottima per un titolo che non perde mai colpi, anzi.

Il Platino di The Mageseeker

Se vi state chiedendo se potrete completare la lista trofei di The Mageseeker senza diventare pazzi, la risposta è sì. Il team di Digital Sun ha scelto di non proporre coppe legate alla difficoltà di gioco, ma di focalizzarsi sulle missioni secondarie e sul ritrovamento di alcuni collezionabili. In questo modo il Platino di The Mageseeker diventa accessibile praticamente a qualsiasi tipologia di giocatore, a patto di fare un minimo di attenzione durante l’esplorazione dei livelli. Anche completando la storia, comunque, vi porterete a casa un discreto numero di trofei.

VERDETTO
Riot Games si rivela ancora una volta il Re Mida dei videogiochi: tutto ciò che viene toccato dal sacro nome di League of Legends diventa immediatamente un must have sia per gli appassionati del MOBA che per i profani. The Mageseeker: A League of Legends Story non fa eccezione, raccontando le (dis)avventure del ribelle Sylas in maniera impeccabile e racchiudendole in un action GDR di tutto rispetto. La scelta di Digital Sun è ricaduta su una struttura classica, che ben si adatta allo stile del campione di LoL. La possibilità di modificare rapidamente le magie e la progressione costante del personaggio sono due elementi che impreziosiscono l’intera avventura, rendendola perfetta per qualsiasi tipologia di giocatore. Inutile dire consigliamo senza riserve questo meraviglioso titolo e altrettanto superfluo è sottolineare che non vediamo l’ora di scoprire cos’altro Riot Games abbia in serbo per gli appassionati di League of Legends.

fonte: playstationbit

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